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Ma per i podisti, una volta preso ognuno il proprio ritmo, non c'è tempo di battere i denti: i primi 11 km, quelli che culminano con l'attraversamento di Nepi, sono una sorta di montagne russe che mettono a dura prova muscoli e polmoni degli atleti. Per quanto mi riguarda avevo deciso di fare questa gara con l'intento di mettere benzina in vista della Maratona di Roma ma, come al solito, percorsi i primi chilometri e sentendo il motore "caldo", ho cominciato ad accelerare sui tratti in salita e a lasciare andare le gambe su quelli in discesa. Successivamente ho condotto la seconda parte della gara ad una velocità' piuttosto sostenuta, almeno fino a circa 3 km dal traguardo quando... Prima qualche centinaio di metri di discesa ripidissima hanno messo le ali al punto da fare un'enorme fatica a controllare l'equilibrio (non nascondo che ho immaginato le conseguenze di una rovinosa caduta...), poi almeno un chilometro di tornanti in salita, e che salita! Passettini ravvicinatissimi e un gran mulinare di braccia e spalle per scalare la montagna e raggiungere la vetta, ovvero l'ingresso a Civita Castellana tra l'incitamento dei cittadini, alcuni dei quali mi chiedono persino il "cinque"... Chiudo con un ottimo 1:37'58", 4'20" min/km, sarebbe di gran lunga il mio personale sulla Mezza se non fosse che questa gara non e' una Mezza, e' più' lunga... Se riuscissi a ripetermi il 3 marzo alla Roma-Ostia... Bella, dura e bellissima, la vera e sola "Regina d'inverno"! P.S. Ottimo anche il pacco gara, con l'olio, i tozzetti di Monterosi ed il caffè!
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