Ad Menu

Maratona di Pisa 2015

Pisa, 20 dicembre 2015.

http://www.pisamarathon.it/
Semplici, irrinunciabili operazioni mandate a memoria, un'occhiata distratta allo zainetto compagno di sempre e un'altra furtiva oltre la finestra, dove svaniscono rapidamente le poche ore di luce: mentre preparo compiaciuto la mia tredicesima Maratona là fuori impazza la corsa al consumismo più sfrenato, sullo sfondo di città nevrotiche e paralizzate, dove in luogo di uomini liberi sgambettano automi inconsapevoli in caccia di pensieri privi di affetto, i pettorali lasciano posto ad anonime targhe metalliche e la competizione non produce endorfine ma gas di scarico che avvelenano l'ambiente e gli animi... e pensare che gli sfigati sono quelli che macinano chilometri in canotta e calzoncini! Contenti loro, io e mio nipote Michele - di cui dirò delle stupefacenti gesta - ci accomodiamo su un treno che in tre ore ci porterà a Pisa, città in cui domani saremo protagonisti di una nuova, grande sfida: motivati, spavaldi e nel contempo consapevoli e rispettosi di quei 42.195 metri che ci dividono dall'emozione del traguardo e dalla gioia della meritata medaglia.
Ma tempo al tempo, prima ci sono alcune ore tutte da vivere: ci concediamo un pò di relax nella nostra stanza e, dopo aver goduto delle suggestioni e delle bellezze architettoniche di questo piccolo ma prezioso cameo, officiamo l'atteso rituale del carico di carboidrati a pochi passi dalla Torre Pendente, con la gradevolissima compagnia di zeromaratone, ennesimo amico nato dalla fucina di RunningForum, del quale feci la conoscenza pochi minuti prima che esordisse nella distanza regina (Maratona di Torino 2014). Alloggiamo proprio lì, a poche centinaia di metri da Piazza del Duomo, dove sono posizionati i gonfiabili della partenza e dell'arrivo e ne approfittiamo per attardarci un pò senza troppi rimorsi né preoccupazioni di sorta.
La partenza della Maratona è fissata alle 9, "salvo diverse esigenze televisive": ogni regolamento recita puntualmente queste parole, come se il palinsesto della televisione di Stato non possa assolutamente prescindere dalla trasmissione della gara e la conclamata cultura sportiva del popolo italico anteponga la sua visione alla finale di Champions League! Tutto sommato non è male illudersi per un attimo di essere considerato alla stregua di Messi e Ronaldo, ma quel che più conta è la comoda allocazione dell'alloggio che ci permette di svegliarci ad un orario umano e di svolgere le operazioni di routine comodamente, senza fretta.
Una buona colazione, le attenzioni maniacali dedicate all'abbigliamento di gara, gli scambi di opinioni, obiettivi e battute e in cinque minuti siamo al raduno con gli amici di RunningForum: arriviamo in leggerissimo ritardo e questo ci impedisce di incontrare tutti i presenti, me ne dispiaccio perchè questa comunità, distribuita un pò dappertutto sul territorio nazionale, rappresenta l'esaltazione dello sport e dei suoi valori più autentici, il trionfo della socialità e della condivisione... e non ti fa sentire l'unico folle che si sottopone a tour de force pazzeschi per preparare una gara podistica!
Bellissima atmosfera, la giornata è perfetta e il clima è ottimale (circa 8° C), entriamo in clima Maratona accedendo, a fatica, alla griglia di partenza condivisa con i partecipanti alle varie gare, garette e non competitive aperte a tutti: ressa inevitabile ed incredibile affollamento di maratoneti, mezzi maratoneti, babbi natale - mentre percorro il 40° chilometro ne trovo un buon numero che ancora occupa il percorso -, decine di amici che scambiano la zona di partenza per una piazza deputata al mercato rionale, atleti formidabili ed atleti della domenica: il risultato è che dopo poche centinaia di metri un maratoneta zigzagante urta il tallone di uno dei podisti meno competitivi facendolo cadere rovinosamente! Male, molto male, una Maratona bella ed importante come questa non può non prevedere partenze differite!
Farsi largo per prendere il ritmo non è semplice, cerco continuamente il pertugio giusto cambiando repentinamente direzione e operando degli strappetti per superare drappelli e muri umani: peccato perchè i chilometri iniziali si snodano tra le vie, le piazze e i Lungarni di una città che si concede totalmente ad atleti e pubblico (numeroso, anche se piuttosto silenzioso) rivelando e compiacendosi delle sue bellezze. Km 5: la gimkana prolungata ha dato i suoi frutti, 4'41" /km, speriamo soltanto di non pagare questo dispendio non preventivato di energie al momento del conto... Lascio Pisa augurandomi di rivederla tra meno di tre ore, il percorso adesso prevede un rettilineo di 15 chilometri (per la verità privo di qualsiasi presenza umana) che porta fino al mare e le cose vanno decisamente meglio: il passo è regolare e non più schizofrenico, al cavalcavia del 10° chilometro ed all'arrivo a Tirrenia (km 15°) transito in 4'40" /km con buone sensazioni, buona condizione, buon umore. Ecco il celebre biscotto del lungomare, torna a fare capolino un pò di pubblico probabilmente impigrito dal clima di festa, ma la mezza non è lontana e motivazioni ed entusiasmo non mancano. Alla curva a gomito del giro di boa passo in 1:38', 4'42" /km, in linea con l'obiettivo under 200'; posso affrontare il lungomare in direzione opposta con animo leggero, alla sinistra l'immobile ed elegante filare di bagni della riviera, alla destra il passaggio sbuffante e concentrato dei podisti che seguono. E mentre sto correndo il chilometro 24, dalla parte opposta scorgo l'incedere deciso, fresco e incalzante di un atleta in canotta color arancio che tra pochissimi metri concluderà la sua prima metà percorso... Michele, stai andando alla grande e te lo urlo più che posso, mentre ci diamo un cinque che mi fa indietreggiare di un paio di metri! La contentezza per le nostre condotte di gara mi porta a completare 25° e 30° chilometro ancora in perfetta media, 4'40" /km, persino un filo meglio del programmato, senza particolari affanni e con un'andatura ancora brillante, gambe che girano, frequenza cardiaca in controllo, testa sgombra e occhi pieni del mare d'inverno in una giornata di primavera, scorci polarizzati di azzurro saturo e bianco accecante di sassi e rocce. C'è la foce dell'Arno, c'è Marina di Pisa e poi i 10 chilometri di viale D’Annunzio per il rientro trionfale a Pisa... è proprio adesso che le tossine potrebbero fare capolino, i muscoli cominciare ad indurirsi e la fatica annebbiare le idee, ma contrappongo ai cattivi pensieri l'entusiasmo per una Maratona condotta fin qui in modo ottimale e la buona gestione tattica dei momenti cruciali, affinata nel tempo, gara dopo gara. Il vento contrario non ci voleva, mantenere il ritmo costante richiede una spinta maggiore sulle gambe minacciate dall'acido lattico, ma al km 35 il display del gps recita 4'41" /km regalandomi ulteriore forza e convinzione; ho un discreto margine di vantaggio, mi basta gestire, devo solo gestire... Pisa è sempre più vicina, cresce l'entusiasmo, sono consapevole che ormai l'obiettivo è a portata di mano, anche questa volta posso fare marameo ai 200 minuti! Il cartello "Pisa", un sottopasso antipatico, un ponte insidioso sull'Arno, di nuovo i Lungarni dai colori delicati, baciati dal tiepido sole e accarezzati dall'aria fresca e pulita. Km 40, l'ennesima conferma: 4'42" /km, poco più di 2000 metri da percorrere nel cuore della città sostenuto, finalmente, dal pubblico vociante appoggiato alle transenne. A 300 metri dal traguardo riconosco l'hotel che ci ospita e la familiarità del luogo ha l'effetto di commuovermi come se tornassi nella casa dove sono nato e cresciuto, saluto e lascio andare le gambe per lo sprint finale lungo via Roma: mi piace da matti questa prova di forza tra la gente che incita, grida e applaude! Finalmente piazza del Duomo, la Torre Pendente, il traguardo... Chiudo in 3:18'02" real time - media 4'41" /km -, quasi 2 minuti in meno rispetto al mio obiettivo, felicissimo per aver centrato anche questo traguardo, l'ultimo in ordine di tempo di un 2015 straordinario, indimenticabile.
E il grande Michele? Semplicemente fantastico: quando ormai sono in procinto di rientrare in hotel, attardandomi ad incitare gli atleti che stanno completando il loro capolavoro, eccolo transitare leggero, in pieno controllo e con una meccanica di corsa ancora pulita, raggiante come chi sta per migliorare il suo PB di 20 minuti con annesso negative split di circa 120 secondi! Non sta nella pelle ed è giusto così: ferma il crono in 3:38'57", 5'11" /km, tempo che certifica un progresso costante e del quale non è possibile stimare il limite... bravissimo, davvero ed è solo l'inizio!
Considerazioni finali: tracciato piuttosto veloce anche se con alcune piccole insidie, una delle quali, il vento, fattore imponderabile; organizzazione buona, pubblico limitato a Pisa e ad alcuni tratti del lungomare, buoni i ristori lungo il percorso, un pò deludente quello finale, personale e volontari tutti gentili e disponibili. Menzione d'onore per la medaglia molto bella e curata, in stile bohémien, dedicata all'opera di Toulouse-Lautrec (celebrato, in questo periodo, con alcune mostre a Pisa e a Roma): lodevole l'iniziativa di associare l'evento sportivo ad una manifestazione culturale, un connubio interessante, affascinante e gradevole che il comitato organizzatore della Maratona di Pisa replica ogni anno. Grandi!

5 commenti:

  1. Sei un robot cos'altro si può dire? Pazzesco!
    Complimenti come sempre vai sempre più forte. E complimenti anche a zeromaratone. Approfitto per farti tantissimi auguri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Marco, come al solito troppo gentile! Mi unisco a te nel fare i complimenti a zeromaratone: la cena della vigilia ha portato bene!
      Tantissimi auguri anche a te e buone corse!

      Elimina
  2. Risposte
    1. Grazie, Nino, speriamo di arricchire la collana sempre più!
      Buone feste e... buone corse anche a te!

      Elimina